
Domenica 9 Marzo c'è stata l'escursione sulla Via Francigena tratto Sutri - Capranica - Sutri nella Prov. di Viterbo.
Contrariamente ai giorni precedenti, plumbei e pieni di pioggia con cenni di nevischio, un mattino soleggiato ha atteso a Sutri l’incontro degli amici che intendevano avventurarsi sul cammino degli antichi pellegrini della Francigena.

La terra carica d’acqua e le vecchie pietre sollevavano una leggera bruma mentre superavamo il primo tratto di cammino a lato di una necropoli rupestre e le sue tagliate percorse da raggi di luce.

Al fontanile guardato dagli Arraggiati (frati che lì eressero il monastero di cui unica rimane la torre con il suo portale) ci si è avviati su un lungo sentiero a tratti fra alberi e canneti. Giunti quindi alla “palude”, tanta era stata la pioggia, ed al vicino guado del torrente ogni membro del drappello ha affrontato il passaggio a proprio modo dando un simpatico esempio di inventiva e, da parte di Katrine, “noncuranza” della gelida acqua.

Il bosco, sempre in trasformazione, ci ha aperto un percorso inaspettatamente ricco di ostacoli adagiati su un dorato tappeto di foglie fra cui occhieggiavano fiori di tante specie e felci e “pungitopo” in grande quantità. Quà e là i cinghiali avevano nottetempo “arato” alla ricerca di radici e l’istrice lasciato segni del suo mantello. Il tempo era scandito dal “toc,toc,toc,..” dei picchi e dal gorgogliar dell’acqua.
Una leggera salita e poi una discesa, ed a seguire diverse altre, ci hanno avvicinati, a volte, alla dominante rupe tufacea, altre, alla riva del corso d’acqua che taglia la valle.
Con il passare delle ore il tempo è cambiato; ecco le prime sporadiche chiari nubi e poi sempre di più e grigie a far minaccia.

I sassi squadrati del “Castellaccio” hanno offerto riposo durante il pasto; tanto frugale per alcuni quanto altre consumavano furti di dispense materne e resti, si fa per dire, di laute cene il tutto condito a chiacchiere su argomenti eccelsi quali pappardelle al cinghiale, fettuccine di casa ai funghi, tagliate (non etrusche) e salcicce, vini, dolci e……..
Ecco la pioggia che invita tutti alla conclusione della giornata. Così lasciato il “Castellaccio”, scesi al ponticello in legno, abbiamo raggiunto la radura ove Livio racconta l’ultima battaglia fra Etruschi, soccombenti, ed i Romani; di qui il ritorno a Sutri ed i saluti.
Saluti la vostra guida massimiliano vinci
1 commento:
quanto mi dispiace non essere venuto ho visto che è stata una splendida giornata spero la prossima un saluto manrico
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